I lavoratori, che verranno impiegati in agricoltura o nel settore turistico alberghiero, potranno arrivare da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina o Tunisia. Indipendentemente dal Paese d’Origine, potrà poi entrare chi lo scorso anno è già stato qui come stagionale.
Ieri, la direzione Immigrazione del ministero del Lavoro ha suddiviso trentunomila ingressi tra Regioni e province autonome. Altri quattromila sono stati trattenuti a livello centrale per essere distribuiti successivamente dove ce ne sarà più bisogno. Qui sotto, il prospetto completo.
Elvio Pasca
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